Curriculum Vitae      ( essenziale
Nuccio Guido 
Nuccio guido fa il suo esordio nel mondo dell’arte nel 1970 , ancora sedicenne. Muovendo i primi passi all’ombra dei pittori Amanteani che , in quel periodo , occupavano tutti gli spazi artistici : Mario Aloe , Aldo Carotenuto , Francesco Furgiuele , Michele Sconzatesta e Nando Turrà . Ed è proprio l’arte di quest’ultimo e la sua tecnica che colpiscono l’animo e la fantasia del giovane pittore. Le sue prime tele , infatti , sono pervase dalla voglia di imitare il Turrà ,scelto a suo modello e maestro .  
La grande amicizia , nata in seguito e l’irrefrenabile voglia di dipingere di Nuccio , spingono il più maturo ed affermato maestro a consigliarlo , viste le apprezzabili qualità delle sue prime opere , ad una ricerca continua per acquisire stile e cromatismi personali sganciati dai modelli che non gli permettevano di evidenziarne le grandi potenzialità. Tali affettuosi ed amorevoli consigli , colti e seguiti con grande intelligenza e modestia , liberando la personalità del giovane artista, tanto da fargli acquisire in breve tempo , un ‘inconfondibile stile ed un gran salto di qualità . Anche se giovanissimo infatti , viene invitato a partecipare alle mostre collettive organizzate ad Amantea dal “CAPA” 
“ Centro Artistico Popolare Amanteano “. Partecipa alla prima estemporanea di pittura ed alle tre edizioni del premio Nazionale “ Antonietta Turrà “ con lusinghieri riconoscimenti . Trasferitosi a Portofino ( 1972 ) viene a contatto con la pittura e le Maestranze Liguri : Vilna Traxino , Novella Parigini , Alberto Guerri , lo scultore Edoardo Ceccardi , l’acquarellista Guido Gagliardi , il francese Jean Paul Denis e Natale Autelitano , sono gli artisti che frequenta assiduamente diventandone, per le sue doti umane oltre a quelle artistiche , amico e collega . Tali amicizie gli permettono di entrare nel circuito della galleria d’arte “ Casabella “ di Santa Margherita Ligure , diretta dal critico d’arte Vincenzo Gubitosi ,partecipando a diverse collettive, meritando consensi della critica e premi.A soli 20 anni è presente nella galleria d’arte di Palazzo Doria a Genova che ospita 
“La Nautica nell’Arte“.  
Il lungo periodo (dieci anni ) , vissuto nella Riviera Ligure , consegneranno l’artista calabrese al mondo della critica d’arte che subito si accorse del talento e della pittura di Nuccio Guido. Le sue opere sono infatti presenti in moltissime collettive nelle più importanti gallerie Italiane ed è proprio in queste occasioni che incontra il Maestro Treccani che , ammirato dalla bontà delle sue opere , lo sprona ad intensificare il suo lavoro. È così , ormai i bruni , le terre bruciate , le ocre del primo periodo e il gusto quasi monocromo del secondo periodo ( dominato dal verde ) , hanno lasciato il posto alle tinte tenue , quasi da chiarista o , da acquerellista . In questo periodo certamente è la bellezza dei luoghi e l’influenza del Gagliardi  a  “ catturare “ l’animo e il gusto dell’artista . Durante la sua permanenza a Portofino Mare , per cinque anni frequenta lo studio di Guido Gagliardi  maestro acquarellista . In questi anni vive la sua Boheme sul molo Umberto della città Ligure , mentre il maestro - amico Gagliardi eseguiva i suoi splendidi e poetici acquarelli , che hanno come protagonisti i pescatori ,colti mentre raccontano le loro esperienze di mare . Tutto questo senza perdere di vista l’amico - maestro a cui cercava di carpire i segreti dell’arte dell’acquarello . Realizza opere con tecnica mista ,specializzandosi in quella grafico — colore , in cui i gialli , i verdi e gli azzurrini sono le tonalità dominanti . La scelta della nuova tavolozza non è solo un caso , ma è il naturale sbocco delle nuove abitudini “ En Plain Air “ . E sono proprio queste nuove abitudini che gli consentono d’incontrare il pittore Michele Cascella , già avanti negli anni ma ancora davanti al suo cavalletto , sul far del giorno che realizzava le sue nature da sogno . La presenza di un grande artista e i colori limpidi del primo mattino , erano degli stimoli irrefrenabili e Nuccio non perdeva occasione per carpire al maestro il segreto di un impasto o la scelta di una tonalità quando con meno esperta , raccontava le sue tele . L’amicizia con Cascella ( loro luogo di incontro era spesso il  
salone di Alberto, un barbiere di Portofino) e , la prima opera vista dal maestro Cascella  , nel salone di Alberto, con conseguenti consigli, è del periodo verde(1979 mis. 40 x 30 Titolo : sud : Emigrazione) 
I lusinghieri giudizi dati dal maestro alle sue opere, sono, per Nuccio Guido, un grande stimolo. È  in questo periodo che la stampa specializzata , le riviste e i cataloghi d’arte, si occupano in modo più massiccio e continua della pitura dell’artista. Quando a Ferrara viene premiato assieme a  
Remo Brindisi avviene la definitiva consacrazione del pittore calabrese . I suoi scorci , con ruderi saturi di storia , le sue marine trasparenti , le nature morte ( o come l’autore ama definirle sul modello francese “ Natura silente “  ) , i suoi acquarelli e le sue chine, sono racconti eseguiti con delicatezza , quasi eterei ed impalpabili , i toni sono dolci e sfumati ,come le brezze dei mattini della Riviera Ligure. Conclusa l’esperienza ligure , ritorna nella sua Amantea, le cui radici gli erano rimaste indelebilmente dentro . E qui , continuando con grande zelo il suo lavoro , e forte della sua maturità raggiunta e della esperienza conseguita dà saggio della sua arte con un affresco realizzato nella chiesetta di S.Giuseppe.  
Le sue opere sono ormai presenti in tutto il mondo: dallo studio Gianca  di Firenze , all’Art Show Trade di New York e allo Artexpo di Los Angeles. Partecipa in Sardegna , su invito , al 2° ed. premio  
“ Città D’Arzachena “  4 — 5 — 6- ottobre 1991 organizzata dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Arzachena ( SS ) presenti in giuria il maestro Aligi Sassu , lo storico e critico d’arte  
Giorgio Falossi  e il direttore del quotidiano la nazione di Firenze ,  Dott. Paloscia . Il ritorno nel sud non ha modificato la sensibilità e la scelta dei soggetti , né lo stile artistico raggiunto in Liguria . Continua infatti , a prediligere la pittura “ En Plain Air “ . È sempre facile trovarlo mentre dipinge uno scorcio lungo la strada , sopratutto del centro storico della sua città .  
Nel 1995 presso la bottega d’arte “ Il Glicine “ ( Amantea — cs ) festeggia , con una bella mostra antologica, il suo 25° anniversario di pittura, presenti artisti amici quali Nicolino Romeo di Sanbiase , Michele Sconzatesta , Rosario Furgiuele e tantissimi altri. Da segnalare nel 1999 la partecipazione alla mostra sociale dell’Accademia Int.le  Arte moderna ( A.I.A.M. ) di cui è socio, organizzata all’aceas di Barcellona e, a Lamezia Terme , nelle sale dell’ex chiostro di S. Domenico, organizzata dal circolo culturale “ Le Arti “, inaugurata dalla dott.ssa Doris lo Moro. sindaco di Lamezia Terme. Proprio la sua gran voglia di dipingere En Plain Air lo spinge con entusiasmo a vivere , assieme ad altri amici pittori , le continue manifestazioni di pittura estemporanea . A Castiglione  Marittimo ( Falerna Lido ) il 20 agosto 1995 Nuccio Guido si  classifica al 1° posto ex Aequo con il pittore Russo di Catanzaro.(artisti partecipanti n° 34 ).   
Il 12 agosto 2002 è a  Colosimi ,  VI ed. del premio ottenendo un eccellente 2° posto.  
( circa sessanta pittori partecipanti )  con la seguente motivazione : “ Per l’emozione che suscita la delicatezza dei colori e la luminosità e l’ecquilibrio della composizione “ . Motivazione a cura della dott.ssa Anna Aurora Colosimo — sindaco della cittadina organizzatrice della manifestazione.  
Viene selezionato, nel 2003 al concorso di pittura — S. Daniele Comboni  ( in occasione della beatificazione ) patrocinato dal comune di Roma dall’unione Cattolica Artisti Italiani ( UCAI ) presso il palazzo della cancelleria a Roma.Gli viene conferito il premio “ Leonardo da Vinci 2004 “curato dall’associazione culturale “ Italia in Arte “- Brindisi, dal direttore artistico Roberto Chiavarini, pittore, disegnatore e  grafico pubblicitario, ma anche opinionista e insegnante di arte visiva in materia progettuali. Inoltre , ha aderito alla mostra di pittura “Tensioni e rievocazioni di un assedio” a 200 anni dagli eventi ( Amantea 1806 — 07 ) chiostro ex convento dei Cappuccini , luglio — settembre 2006 a cura , della Pro — Loco — Amantea . Dal 21 dicembre 2008 al 06 gennaio 2009 ,  con l’amico pittore Furgiuele Rosario , ( sodalizio pittorico improntato in nome dell’arte a profonda stima e amicizia ) ha organizzato presso il Palazzo delle Clarisse , nel vecchio centro storico di Amantea ,  una bella mostra di pittura a tema :  
                    “ Dal floreale all’arte sacra “ nelle varie tecniche. 
In questa occasione , l’artista Amanteano ha proposto una vastissima produzione presentando , olii su tela, acquarelli, sanguigne, carconcini, tecnica mista su cartoncini, tavole ,( sagomate direttamente dall’artista) invecchiate, decorate con foglia oro ,  in tecnica mista, incisione xilografica e , bassorilievo ligneo. La stampa specializzata ha avuto giudizi positivi con parere unanime “ Una bella esposizione “ recensita sul bimestrale Boè (centro diffusione arte — Palermo) critico Sandro Serradifalco,   Calabria Letteraria — rivista mensile N° 1-2-3- 2009 a cura, di Vincenzo Segreti  ;   Il quotidiano della calabria ( martedì 30 dic. 08 ) ,   Calabria ora  
( Sab. 20 dic. 08 e, Martedì 30 dic. 08 ) , Mezzo euro ( Sab. 10 gennaio 2009 a cura di V. Segreti ). Nel web : Amantea online , Amantea net, Borgochianura.it . 
La sua formazione ricca di spostamenti , avvenimenti , studi dei grandi maestri contemporanei , hanno segnato la personalità dell’artista . Gli insegnamenti macchiaioli e impressionisti , possono senza dubbio esser punto di partenza del linguaggio pittorico di Nuccio Guido . In grado di cogliere l’immediata impressione del vero e gli effetti di luce , lo portano a rappresentare la propria arte , con evidente vivacità cromatica , unita ad un’ abile impiego delle diverse tecniche e , un attento ed accurato studio dei colori. L’originalità di Nuccio è proprio questo senso di distacco da una troppo abusata rappresentazione iper — realistica , esprimendo un’arte sentita e personalissima per tecnica e tavolozza  . I suoi lavori , leggeri e freschi , conservano sempre il temperamento della gente del sud diventando sempre più incisivi e penetranti nei giuochi dei chiaro — scuri, con pennellate decise ed essenziali .  
Ha raggiunto , senza alcun dubbio , una proprietà di sintesi sia tecnica che cromatica da fargli occupare un posto di rilievo nel panorama nazionale dell’arte contemporanea. 
 
                                                           S. Sciandra 
                                                                2010 
 
 
<< >> (Indice)