Critica 
Nuccio Guido                                                       
Arte figurativa 
A cura di Isabella Convertino                             
Dott. Arch. Critico d’Arte 
Dopo aver percorso le tappe artistiche iniziali per poter stabilire uno stile con delle proprie tecniche, ecco che il pittore Nuccio Guido si ferma a “ contemplare “ la Natura  taciturna e affascinante del Sud, da cui trae spunto per creare immagini coloristiche e gioiose, animate dalle espressioni immediate dei “ personaggi terreni “. 
La sua formazione è ricca di spostamenti, avvenimenti e influenze artistiche che hanno ovviamente segnato la personalità dell’artista portandolo definitivamente a rappresentare in “ En plain air “ la propria Arte con evidente vivacità cromatica. 
È originale l’approccio attuale che Nuccio Guido ha nei confronti della gente del posto, ed è soprattutto la sensibilità e la capacità di osservazione di un’artista che conduce a questo genere di rappresentazione; 
È simile all’atteggiamento che utilizzava lo stesso Caravaggio nel raffigurare personaggi realmente esistenti, rivestendoli di nuova luce mitologica, come, ad esempio, il Bacco, personaggio popolare  
“ ridondante “ di simboli e di storia. 
Nuccio rivela una grande passione per la pittura e per la figurazione realistica e nel contempo sperimenta varie tecniche come l’acquarello e l’affresco che completano la sua cultura artistica. 
L’arte diviene lo strumento per rappresentare i motivi di una vicenda intuitiva o drammatica concretizzata in una composizione su tela, ad olio oppure murale, riferendomi ai suoi affreschi. 
È un’arte figurativa, realizzata dall’uomo — artista attraverso immagini tratte dal mondo naturale avvalendosi dei mezzi tecnici dell’espressione con l’intento di fornire una rappresentazione analogica e originale di oggetti (nature morte) e soggetti, sensibili e reali. 
L’artista è in grado di cogliere l’immediata impressione dal vero e gli effetti di luce, da cui risulta quindi la fusione tra oggetto e spazio, in quanto lo spazio è concepito come fenomeno coloristico e luminoso. 
È una persona dotata di grande immaginazione e di sentimento, schietto nel tradurre i luoghi e abile nello studio dei colori. 
Il senso reale che lo circonda, il calore umano e quello naturale hanno una impronta molto evidente nell’animo di Nuccio Guido; 
Lontano dal Surrealismo indefinito e dalla Nuova Figurazione Informe, è piuttosto vicino all’arte figurativa e realistica senza cadere nella banale e pedante riproposizione del vero in chiave  
Iper — realistica. 
Nella sua arte tutto è  riconducibile a natura o a funzione di simbolo e, ogni luogo e aspetto sono densi di cultura, di tradizione e di poesia, affiancate dalla sua notevole capacità di rappresentazione, 
dalla conoscenza della prospettiva e della linea grafica, oltre che dall’abilità nell’adoperare le diverse tecniche. 
È un’artista che ha studiato, o per lo meno, ha voluto accostarsi alla corrente impressionista; infatti, a mio avviso, all’origine assume l’atteggiamento famigerato dei pittori francesi con “ l’en plain air”, con il “Sole che sorge”, cominciando a conoscere una tavolozza complessa che diverrà risolutiva col tempo. 
Nuccio Guido ha ammirato l’impressionismo e il realismo dei grandi Maestri, rivisitando i concetti, le tecniche e l’uso della tavolozza, seguendo la lezione del Cascella e della cerchia dei pittori liguri, influenzata notevolmente dall’estetica dei loro luoghi. 
L’artista non si limita a descrivere un paesaggio oppure un semplice scenario naturale, bensì è attento alla poetica più sensibile, quella dell’espressione umana, ed è capace di cogliere l’essenze dei valori umani e spirituali, dedicandosi al ritratto e alla realtà che vive quotidianamente. 
Opere interessanti risultano la “Composizione Calabra” e la “ Mareggiata” per la rappresentazione corretta e studiata degli oggetti e degli effetti di luce e ombra; 
nella prima traspare un forte senso di armonia delle parti dove i tre oggetti diventano i tre simboli campestri della vita calabra, descritti perfettamente nella loro “fattezza” e assemblati con originalità. 
Nella seconda prevale l’aspetto della Natura Silente, con le voci del vento e i moti della natura, osservata come in un fermo — immagine all’inizio di una mareggiata. 
Nuccio Guido conferisce all’opera in senso quasi avulso dalla realtà, è come se si trattasse di un mondo naturale appartenente alla sua sensibilità. 
L’originalità di Nuccio è proprio questo senso di lontananza dalla figurazione realistica sterile di creatività e personalità; eppure diremmo che si tratta di Arte figurativa, ma di Arte sentita e resa in modo unico e distinguibile per la tecnica e la tavolozza, appartenente solo all’artista NUCCIO GUIDO. 
                                                           
 Isabella Convertino  
        2005